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In questo articolo noi di Carema vogliamo parlarti, tra le varie tecniche di lavorazione che svolgiamo, della filettatura.

Filettatura: ecco di cosa si tratta

Quando si parla di filettaura si fa riferimento ad una pratica molto semplice, ma anche molto diffusa usata per la lavorazione del metallo, che però al contrario di quanto si possa pensare, richiede una buona mano e grande precisione; questa pratica consiste nella sagomatura della superficie di due elementi, di cui uno deve essere cilindrico e l’altro con un foro, ed ha come finalità quella di unire i due tramite un collegamento elicoidale.

Gli elementi indispensabili per la filettaura sono:

  • Il filetto: ovvero la struttura che deriva da un lavoro di filettatura;
  • L’elemento filettato: che prende il nome di vite.

Durante la filettatura, la superficie esterna della vite, si incastra con la superficie interna della madrevite tramite un movimento rotatorio e così si genera così un accoppiamento solido, stabile, ma reversibile. Altrettanto importante è il passo del filetto che sta ad indicare la distanza tra due creste consecutive, ed è proporzionale all’altezza.

Vediamo adesso quali sono i tipi di filettaura esistenti. Troviamo:

  • La filettatura esterna: che si applica principalmente a tondini metallici, aste o cilindri;
  • La filettatura interna: che si trova dentro i dadi, i bulloni o le ghiere, anelli metallici di rinforzo.

Per quanto riguarda invece i sistemi di filettature utilizzati e a livello nazionale ed internazionale sono i seguenti:

  • Filettature metriche ISO: viene indicata con la lettera M seguita dal valore del diametro nominale, eventualmente seguito dal segno x e dal passo;
  • Filettature Whitworth: a differenza delle metriche ISO, a fronte di un valore unificato del diametro nominale esiste un solo valore unificato del passo;
  • Filettature gas: garantiscono la tenuta tra vite e madrevite (rispetto al passaggio di fluidi). Il profilo delle filettature gas è uguale a quello delle Withworth, ma i passi sono più fini;
  • Filettature a denti di sega: viene utilizzato nei collegamenti filettati tra tubi sottili soggetti a sforzi relativamente intensi nel solo senso assiale;
  • Filettature speciali: sono filettature per impieghi speciali.

Le misure sono generalmente espresse in millimetri per le filettature metriche, trapezie e a denti di sega; in pollici e frazione di pollice per le filettature Whitworth e per quelle a gas.

L’angolo formato dai fianchi del filetto nelle viti triangolari è di:

  • 60° nelle filettature metriche (triangolo equilatero);
  • 55° nelle filettature Whitworth e gas (triangolo isoscele);
  • 30° nelle filettature trapezie (triangolo isoscele) e circa 30° in quelle a denti di sega (triangolo rettangolo).
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