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In questo articolo noi di Carema vogliamo parlarti, tra le varie tecniche di lavorazione che svolgiamo, della saldatura. Quindi, ti invitiamo a proseguire con la lettura.

Saldatura: ecco di cosa si tratta

Di certo an che tu alla parola saldatura avrai senza ombra di dubbio collegato l’idea di qualcosa che viene unita in maniera permanente; se lo hai pensato, non hai sbagliato. La saldatura infatti è proprio questo, ovvero un processo dal quale si ottiene la continuità dei materiali che vengono appunto uniti.

Se però ti stai chiedendo cosa si può saldare, devi sapere che si considera saldabile, un materiale che si presta appunto alla realizzazione di una struttura in cui sia assicurata la continuità e che presenti caratteristiche che soddisfino i requisiti di qualità richiesti.

Per definizione, la saldatura è una tecnica di giunzione permanente di due pezzi metallici che avviene con o senza apporto di materiale e sotto l’azione del calore. Definizione a parte, è bene dire che per effettuare una buona saldatura, che abbia come fine ultimo quello di garantire una tenuta perfetta della stessa e che sia anche in grado di mantenere le caratteristiche originarie su tutta la superficie, è fondamentale preparare le superfici interessate alla saldatura, chiamate tecnicamente lembi, dove, il metallo, verrà in seguito distribuito e fuso tra di essi.

Va anche detto che per materiale base si intende il materiale dei pezzi che saranno collegati, mentre per bagno di fusione si intende il metallo liquido che ha appunto la funzione di unire; infine il metallo fuso nella saldatura, solidificato per raffreddamento, viene definito cordone di saldatura.

Importantissimo nella saldatura è il metodo con la quale la stessa viene eseguita, ed in tal senso possiamo fare una distinzione tra:

  • Saldature autogene: dove il metallo fonde e prende parte alla composizione del pezzo, a prescindere che il metallo d’apporto ci sia o meno;
  • Saldature eterogene: dove il metallo base non prende parte alla formazione del giunto ed il cordone di saldatura è stabilito dal solo metallo d’apporto, che sarà diverso dal metallo base.

Detto questo vediamo anche i tipi di saldatura che possiamo trovare:

  • Saldatura ossiacetilenica: è un procedimento di saldatura autogena che può essere utilizzato per diversi materiali metallici;
  • Saldatura TIG (Tungsten Inert Gas): è un metodo di saldatura ad arco elettrico in atmosfera inerte;
  • Saldatura MIG e MAG (ovvero Metal Inert Gas e Metal Active Gas): è il processo di saldatura, detto anche a filo continuo, molto simile a quello TIG;
  • Saldatura in arco sommerso: è un procedimento automatico molto diffuso nell’esecuzione di saldature in serie;
  • Saldatura per resistenza elettrica: per il quale viene utilizzato il calore prodotto per effetto Joule, dal passaggio di una corrente elettrica;
  • Saldatura per punti: è molto diffusa nel campo delle lamiere sottili, quali carrozzerie, contenitori di elettrodomestici, mobili metallici;
  • Saldatura manuale ad arco elettrico con elettrodo rivestito: è un tipo di lavorazione economica.
  • Saldobrasatura: è una saldatura eterogenea;
  • Brasatura: è simile alla saldobrasatura, se non per le estremità dei pezzi da saldare.
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